IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
18 novembre  2004,  con  il  quale  e'  stato  dichiarato lo stato di
emergenza  in relazione agli eccezionali eventi alluvionali che hanno
colpito  il  territorio  di  alcuni  comuni delle province di Lecce e
Taranto nei giorni 13 e 14 ottobre 2004;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
24 novembre   2005,   con  il  quale  e'  stato  prorogato,  fino  al
30 novembre  2006,  lo  stato  di  emergenza in relazione ai suddetti
eventi alluvionali;
  Visto l'art. 1, comma 203, della legge 30 dicembre 2004, n. 311;
  Visto  il  decreto-legge del 31 maggio 2005, n. 90, convertito, con
modificazioni, dalla legge 26 luglio 2005, n. 152;
  Vista  l'ordinanza  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
29 settembre  2005,  n.  3464,  recante:  «Ripartizione delle risorse
finanziarie  di  cui  all'art.  1, comma 203, della legge 30 dicembre
2004, n. 311»;
  Considerato  che  i  predetti  eventi  alluvionali  hanno provocato
allagamenti, movimenti franosi e danni ad infrastrutture pubbliche;
  Considerato  che  in  relazione  ai  predetti  eventi e' necessario
procedere con sollecitudine ad interventi di regimentazione dei corsi
d'acqua  naturali  di  raccolta delle acque meteoriche, di ripristino
delle funzionalita' delle strutture pubbliche danneggiate, nonche' di
ripristino della viabilita' urbana ed extra urbana;
  Considerato che la natura, l'intensita' e l'estensione territoriale
dell'evento  calamitoso  ha  causato  gravi  difficolta'  al  tessuto
economico e sociale delle zone interessate;
  Ritenuto  che  il  complesso  delle attivita' poste in essere dalle
amministrazioni  interessate  in  un contesto di competenze ordinarie
non consente di superare l'emergenza in atto;
  Ravvisata,  quindi,  la  necessita'  di provvedere all'espletamento
delle  iniziative  necessarie  al  ritorno alle normali condizioni di
vita mediante l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari;
  Viste  le  note del Presidente della regione Puglia rispettivamente
del 17 ottobre 2005 e del 7 novembre 2005;
  Acquisita   l'intesa   della  regione  Puglia  con  nota  prot.  n.
01/018805/GAB del 13 dicembre 2005;
  Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
                              Dispone:
                               Art. 1.
  1.  Il  Presidente  della  regione  Puglia  e' nominato Commissario
delegato  per  l'attuazione,  negli ambiti territoriali di rispettiva
competenza,  degli  interventi  urgenti  diretti alla rimozione delle
situazioni  di  pericolo,  nonche' a fronteggiare i danni conseguenti
agli eventi calamitosi di cui in premessa.
  2.  Per  l'espletamento delle iniziative finalizzate al superamento
dell'emergenza,  il Commissario delegato puo' avvalersi dell'opera di
soggetti  attuatori all'uopo nominati, cui affidare specifici settori
di  intervento  sulla  base  di  specifiche  direttive ed indicazioni
impartite  dal  medesimo  Commissario,  nonche'  della collaborazione
degli  Uffici regionali, degli Enti locali anche territoriali e delle
Amministrazioni periferiche dello Stato.
  3.  Il  Commissario  delegato provvede in particolare alla puntuale
ricognizione,  entro  sette  giorni dalla data di pubblicazione della
presente  ordinanza,  dei comuni colpiti, nonche', entro i successivi
quindici  giorni,  alla  stima  complessiva  dei  danni  subiti dalle
infrastrutture e dai beni pubblici e privati. Il Commissario delegato
provvede,  altresi',  al  ripristino, in condizioni di sicurezza e di
ottimale  fruibilita'  del territorio, delle infrastrutture pubbliche
danneggiate, ivi comprese quelle connesse con la viabilita' urbana ed
extra  urbana,  nonche'  alla  realizzazione  di  adeguate  misure di
prevenzione dei rischi idrogeologici ed idraulici.